Un balcone sul Mar Tirreno


Monte Vomero (1196 m.sl.m.) da Spigno Saturnia superiore (375 m)

Dislivello: 825 metri
Tempo di salita: 3 ore
Tempo di discesa: 2 ore e 30 minuti
Difficoltà: E +
Itinerario segnato con bandierine bianche-rosse (prima parte) e segni rossi (seconda parte).
Sviluppo planare: 9 km
Quando? Da Marzo a Novembre
Cartografia: "Monti Aurunci" ed. Il Lupo

Note alla segnaletica: nella prima parte del percorso il sentiero segue fedelmente il sentiero CAI n° 913b che da Spigno Saturnia attraversa il lunghissimo e rigoglioso Canale di Faggeto e raggiunge il Monte Petrella. Lungo questo tratto la segnaletica è ottima. Tuttavia, a quota 1000 metri circa, dal sentiero ufficiale devia (e la deviazione stessa è poco visibile) e raggiunge la vetta di Monte Vomero. Quest'ultima parte è segnata in rosso, ma i segni non sono ufficiali CAI e sulla carta topografica il sentiero per raggiungere il Vomero non è nemmeno presente.  

Note alla difficoltà: il sentiero non pone alcun problema di tipo "tecnico", ma l'orientamento nel bosco, per i meno esperti, e con tutta la presenza dei segni, non è scontata. Inoltre, e questo è il motivo principale della E+, la difficoltà di trovare con esattezza la deviazione per il Monte Vomero rende l'escursione adatta ai più "smaliziati". 
Di fatto, l'assenza di qualsiasi riferimento topografico della deviazione, rende il raggiungimento del Monte Vomero tramandabile solo con l'esperienza di chi già c'è stato.   

Che i Monti Aurunci potessero regalare atmosfere uniche ed escursioni intriganti era accertato, ma dubitavo (la prima volta che feci l'escursione qui descritta) di trovare grande interesse in un monte così poco conosciuto. Mi sbagliavo di grosso. 
La salita al Monte Vomero non è facile, ma le emozioni che regala sono di un contrasto tale da rimanere a lungo nel cuore. Si parte dal paesino di Spigno Saturnia Superiore, praticamente un paese di mare sotto i contrafforti degli Aurunci, si sale lungo una lunghissima valle ricoperta da fitti boschi di querce e castagni, con panorami inesistenti, si traversa verso sinistra e ecco che in poco tempo ci si trova sulla cresta del monte stesso. Il panorama si fa già eccezionale, poche decine di metri sulla cresta e lo sguardo si apre sulla distesa infinita del mare. Vertiginoso, è il termine giusto per definirlo.

Come Arrivare 

Raggiunto il paesino di Spigno Saturnia Superiore, raggiungibile con un paio di panoramici tornanti (via Saturnia) dopo essersi lasciati alle spalle Formia (per chi viene da nord) si entra ne paesino e si raggiunge uno spiazzo (Via Roma), in cui c'è un B&B, dove si può parcheggiare (375 m.sl.m).

Descrizione del percorso

Dal parcheggio si prosegue verso via Roma, si supera il B&B, tralasciando la prima strada a sinistra, si gira alla successiva, continuando per circa a 500 metri, in salita si arggiunge un cartello informativo del parco in corrispondenza di uno stradello in cemento. Da qui cominciano i segni bianco-rossi del CAI. Lo stradello, in netta salita, diventa presto una stradina con fondo breccioso che si allontana dal paese e si insinua nella profonda valle che ci condurrà alla vetta. Raggiunta un'area di sosta con panchine si gira a sinistra, entrando in un bel bosco di castagni. Quando ho percorso questo sentiero (Ottobre 2015) questo tratto era un po confusionario, in quanto il passaggio di diversi mezzi "pesanti", forse dei trattori, avevano creato diverse "strade" nel sottobosco, confondendo il percorso. Comunque i segni erano ancora abbastanza visibili, pertanto seguendoli non dovreste avere difficoltà a continuare. Presto il sentiero, sempre evidente e largo con fondo breccioso, raggiunge un piccolo punto panoramico, da cui si gode la vista, davanti a noi, della vallata che ci accingiamo ad attraversare (il sentiero punta sempre verso ovest). Presto si rientra nel fitto bosco, il sentiero si restringe, si piega a destra e si raggiunge un piccolo cartello in legno che indica il sentiero per il Monte Petrella (1 ora dall'inizio) . Si continua seguendo i ben visibili segni bianco-rossi ed evitando di imboccarre tuttei gli incroci con altri sentieri che non sono segnati (il sentiero in un paio di punti in effetti viene incrociato da altri invitanti percorsi, uno addirittura sembra una vero e proprio stradello). Se non siete sicuri di proseguire sul giusto sentiero, controllate la presenza di segni, se non li vedete da un po (max 50 metri) allora vuol dire che non siete sulla traccia giusta. 
Raggiunta quota 950 metri circa, in una zona con 3 grandi querce abbattute morte (una è visibile in foto) siete quasi all'imbocco della deviazione per la vetta del Monte Vomero. Dalle querce seguite ancora per un po i segni bianco-rossi, e a quota 1000 circa, in corrispondenza di una netta curva del sentiero, dovreste notare che questo si biforca: andando verso destra (segni bianco-rossi) si arriva sulla vetta del Petrella, mentre continuando dritti, segni rossi, si imbocca la deviazione.  Ripeto: la deviazione è poco visibile, il sentiero non è molto battuto, ma una volta trovata, non c'è rischio reale di perdersi. Si continua quindi dritti per circa 200 metri, a questo punto la traccia fa una netta curva a sinistra, e comincia a traversare la valle a mezza costa verso sud-ovest, portandosi sul versante esterno ed emergendo, dopo 20 min circa, sulla sassosa cresta del Monte Vomero. Il tratto prima della cresta, sempre nel bosco, è piuttosto ripido e scivoloso per la poca manutenzione che viene fatta al sentiero, quindi fate attenzione. 
Raggiunta la cresta si va verso sinistra, e con sentiero intuitivo, seguendo sempre il crinale (fate attenzione a non inciampare o tagliarvi a causa dei resti di filo spinato arrugginito a terra), si raggiunge la panoramicissima vetta del Monte Vomero (15 min dall'uscita dal bosco, non c'è alcuna croce di vetta). La vista è di prim'ordine. Visibile il golfo di Gaeta, le isole dell'arcipelago Pontino, Ischia, e il Vesuvio. Dall'altra parte, visibile la statua di Cima del Redentore, più a destra incombe la vetta del Petrella (sulla vetta ci sono delle antenne e un piccolo edificio), il Monte Cairo e la lunga dorsale appenninica. La discesa è per la via del ritorno e richiede 2 ore e mezza. Controllate sempre la presenza dei segni. 


Foto:


La profonda valle che ci accingiamo ad attraversare


Quercia vetusta...


La Cima del redentore vista dalla vetta del Monte Vomero


Il Monte Petrella è la vetta più alta sulla destra


Il Golfo di Gaeta


Panorama sul Monte Cairo e sulla dorsale appenninica






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