Monte Terminillo
(2216 m) dal Rifugio Sebastiani (1820 m)
Dislivello: 400 metri
Tempo di salita: 1 ora
Tempo di discesa: 45 min
Difficoltà: E
Segnaletica: bandierine bianche-rosse
(numero del sentiero: 401)
Sviluppo planare: circa 4 km
Quando: da Giugno a Ottobre
Note alla difficoltà:
il sentiero è ripidissimo (per lunghi tratti la pendenza supera il 30%),
abbastanza esposto e roccioso. Inoltre in molti tratti l'uso delle mani viene
comodo (in discesa sopratutto). Affrontatelo con prudenza e attrezzatura
idonea.
Chi
non ha sentito parlare del Terminillo? Famoso per le sue piste da sci, si
rivela invece una montagna (insieme a tutti i Monti Reatini di cui fa parte)
molto godibile dal punto di vista escursionistico. Se a Pian de Valli
l'ambiente risulta essere più antropizzato, salendo per la tortuosa strada
asfaltata si entra invece in un ambiente fatto di creste e pendii assolati,
affascinante e intatto. L'escursione che descrivo è la più sbrigativa per
salire alla Terminillo e regala magnifici panorami ed emozioni
"aeree". Dalla vetta il panorama, aperto sui principali gruppi
dell'Appennino è bello da togliere il fiato. Prima o dopo la salita merita una
visita culinaria il rifugio Sebastiani (aperto e gestito tutto l'anno).
Come
arrivare:
Arrivati
a Rieti dalla Via Salaria si seguono le numerose indicazioni per il Terminillo.
La strada (larga, asfaltata e in buono stato) descrive qualche tornante, sale a
Pian de Valli (1600 m), Campoforogna e raggiunge il rifugio Sebastiani
(1820 m). Parcheggiate nei pressi del Rifugio.
Descrizione
del percorso:
Il
sentiero inizia dal parcheggio alle spalle del rifugio (ci sono dei cartelli) a
mezzacosta scende brevemente nei pressi di uno skilift abbondonato, supera un
piccolo valloncello descrivendo una curva, e comincia a salire per il
ripidissimo ed erboso fianco Est-Sud-Est della montagna. Il sentiero si fa
subito molto panoramico e descrivendo molti zig-zag raggiunge un breve tratto
pianeggiante e si porta a sinistra della rocciosa cresta. Tra roccette e ghiaie
ripide e faticose raggiunge un altro breve tratto pianeggiente che offre altri
bei panorami e infine si inerpica per l'ultimo strappo in un canalino roccioso
molto ripido ma non esposto (in caso usare le mani per mantenere l'equilibrio),
supera un breve tratto ghiaioso e scivoloso e infine raggiunge la vetta su cui
è presente un totem con diario di vetta annesso. Da qui il panorama è a 360°.
Visibile il Monte Terminelletto (con il rifugio Rinaldi in cima) e la
strettissima sella del Cavallo che lo raggiunge, la cresta dei Sassetelli, il
Monte Elefante, Il Monte di Cambio e se il cielo è terso anche il Monte Vettore
e il Gran Sasso. Raggiungibile in poco tempo la vicina vetta (su cui è presente
solo un omino di pietra) , che offre altri bei colpi d'occhio sulle pareti di
questa splendida montagna.
La discesa si fa per la via del ritorno e richiede molta
attenzione nei punti scivolosi.
Foto:
La cresta dei Sassetelli (non descritta in questo itinerario).
Monte di Cambio
Monte Elefante (sulla destra) e Brecciaro (sinistra) dalla vetta
del Terminillo.
Il Monte Terminilletto e l'affilata cresta che lo raggiunge.
Rocce del versante nord -est. In basso il Rifugio
Sebastiani.
La vetta del Terminillo.
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