Monte Malàina (1480 m) dalla piana di Santa Serena (1100 m)
Dislivello: 380 m
Tempo di ascesa: 1.15 ore
Tempo di discesa: 45 minuti
Sentiero segnato con
bandierine bianche-rosse
Difficoltà: E-
Sviluppo planare: circa 6
km
Quando: da Aprile a
Novembre
Cartografia: Monti Lepini ed. il Lupo
Cartografia: Monti Lepini ed. il Lupo
Note alla
segnaletica: presente con le classiche
bandierine ma molto scolorita e a tratti poco visibile (Agosto 2015). Numerosi
sono tuttavia i segnavia fatti con omini di pietra.
Note alla difficoltà: Il
sentiero risulta abbastanza facile, senza richiedere un grande impegno fisico.
Tuttavia, come precedentemente accennato, la segnaletica scadente impongono un
minimo di conoscenza della montagna e un basilare senso dell'orientamento.
Consigliata, come sempre, la cartina topografica del luogo.
Il monte Malaina è la seconda elevazione dei Monti Lepini e
risulta essere una montagna affascinante quanto facile da raggiungere (seguendo
questo itinerario). L' escursione descritta, già a partire dall'altopiano in
cui comincia, risulta infatti molto bella e remunerativa. La salita alla vetta,
veloce e quasi senza difficoltà, regala una splendido panorama e una cresta
aerea in grado di emozionare chiunque. Interessanti anche i due brevi passaggi
nei boschi di faggio lungo il cammino.
Come arrivare:
Raggiunto il paese di Supino (FR), alla piazza con la
fontana, si imbocca la strada principale che sale sulla destra, si supera il
semaforo del senso unico alternato e si imbocca la strada di fronte che passa
sotto un arco. alla piazzetta successiva (P.za Jacobucci) si prende la strada
sulla sinistra (Via Italia), la quale esce dal paese, raggiunge la fonte del
Pisciarello (usciti dal paese sono presenti delle indicazioni per la Piana di
Santa Serena) e si inerpica lungamente su per il fianco della montagna (9km totali).
La stessa strada supera la Fonte Canali e poco dopo raggiunge la Piana di Santa
Serena. Ampie le possibilità di parcheggio nei pressi della Fonte Santa Serena
dove finisce la strada(1100 m).
Note: la strada che sale è
lunga e in costante salita ma asfaltata, abbastanza larga e tenuta in buono
stato (numerosi sono i guard rail).
Descrizione del percorso:
Nei pressi della fonte, dove sono presenti dei cartelli indicatori
in legno, sulla destra, è l'inizio del sentiero. Questo si inerpica con tratto
spoglio e sassoso (e con pochi segni!) verso Est (destra rispetto alla fonte)
raggiunge un tratto più ripido con panorama sulla piana di Frosinone, descrive
una curva verso sinistra ed entra nella faggeta. Il sentiero si fa meno ripido,
ed esce dal bosco inoltrandosi in una radura, sul versante meridionale del
Monte Semprevina (non Semprevisa!). La radura d'estate è
completamente invasa dalle felci e potrebbe essere difficile attraversarla,
quindi a meno che non siete dotati di pantaloni lunghi, la cosa migliora da
fare è seguire la faggeta sulla sinistra in direzione Nord-Ovest avendo sempre
bene in vista la radura con felci (è un fuori sentiero, ma l'importante è
avere la radura con le felci ben visibile sulla destra!). Supera questo tratto
un po scomodo si raggiunge una selletta sassosa da cui parte la deviazione
(segnata) per il Monte Semprevina. Tralascinado la deviazione sulla destra si
continua a mezza costa, si prende quota con dei piccoli tornanti, e si entra un
breve tratto di faggeta che si supera in pochissimo tempo raggiungendo la sella
tra il Monte Semprevina e il Monte Malaina (in realtà questo tratto di faggeta
può essere aggirato sulla sinistra, seguendo a mezza costa un sentierello non
segnato, ma molto evidente, che raggiunge la stessa sella). Si continua ora in
leggera salita su sentiero aereo e molto panoramico che segue il versante
Sud-Est del Monte Malaina (segni scadenti ma sentiero molto intuibile e
visibile). Raggiunta una selletta (ora siamo proprio sotto la vetta) con dei
brevi tornanti si può salire direttamente sopra le rocce che conducono alla
vetta. Un alternativa e aggirare le ultime ripide rocce "da dietro"
all'interno della faggeta, per sentiero meno ripido ed esposto. La croce di
vetta (in legno su un mucchio di massi) è scarna ma la vista è eccezionale.
Ammirevole è il sottostante altopiano, dominato dall'altro lato dal boscoso
versante del Monte Gemma; come sfondo è ben visibile la piana di Frosinone e le
montagne del Parco Nazionale d'Abruzzo. La visuale a Sud-Ovest è invece dominata
dai Lepini Occidentali (la dorsale del Monte Croce - Semprevisa
- Croce di Capreo) e defilati, sulla sinistra, scabri e spogli, il Monte
Erdigheta e Pizzone. Verso Nord la visuale è invece ostruita dal bosco mentre a
Sud è l'immancabile Monte Circeo.
La discesa, veloce e non faticosa è per la via dell'andata.
Foto:
La Piana della Croce o Piana di Santa Serena, vista dalla vetta (a
destra il Monte Gemma).
Il percorso che conduce alla vetta è molto aereo (il monte al
centro è il Semprevina).
La scarna croce di vetta.
Il panorama sui Lepini occidentali (al centro, il Monte
Semprevisa).
Verso Sud il panorama raggiunge il mare e il monte Circeo.
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