Monte Lupone dall'Ospedaletto

Monte Lupone (1378 m.sl.m.) dall'Ospedaletto (Norma)

Dislivello: 850
Tempo di salita: 3 ore
Tempo di discesa: 2,30
Itinerario segnato con bandierine bianco-rosse
Sviluppo planare: circa 14 km
Difficoltà: EE
Quando: da Aprile a Novembre (d'estate non nelle giornate più calde)
Cartografia: Monti Lepini ed. il Lupo

Note sulla segnaletica: presente, ma discontinua e in alcuni tratti molto sbiadita.

Note sulla difficoltà: richiesta un minimo di capacità di orientamento con bussola e carta. Notevole dislivello su sentieri per lo più poco battuti, su pietre e con alcuni tratti in forte pendenza. Per chi ama un po di avventura.

Monte Lupone è indubbiamente una delle montagne più interessanti dei Lepini, ma anche una delle più complicate da raggiungere. Il sentiero qui descritto, notevolmente più complesso rispetto a quello che sale da Campo di Segni, si svolge in un territorio per lo più aspro e selvaggio. La prima parte, la più facile, si insinua in un fosso per poi risalire in un fitto bosco di querce. Da qui il tracciato comincia a salire lungo la Costa delle Tombelle, calda e assolata, con bei panorami sulla Pianura Pontina, Norma, il Monte Costa Lucini e il Monte della Noce. Il sentiero si insinua quindi in una faggeta d'alto fusto, per guadagnare dopo un ultimo strappo lungo la cresta, la vetta di Monte Lupone, splendido belvedere sui Lepini orientali e sui Monti Ernici. 

Come arrivare al punto di partenza:

Si raggiunge il paese di Norma dalla strada che da Sermoneta Scalo sale lungo lo sperone dove è l'abitato. Senza entrare in paese si piega subito a sinistra in direzione dell'antica città di Norba. Superato l'ampio parcheggio del sito archeologico si prosegue in discesa lungo fino ad una rotonda con fontana. Alla rotonda si va verso sinistra (strada che porta a Cori). Dopo circa 1,2 km si raggiunge una zona con delle case e una biforcazione dove si prende la stradina che sale a destra (cartello rovinato con scritto Stillo Alto). Si percorre la stretta stradina per circa 1,7 km fino ad una stretta curva, si prosegue in discesa fino ad arrivare ad un incrocio (1,1 km), si prosegue a sinistra. La stradina prosegue con dei saliscendi fino a raggiungere dei ricoveri per animali e uno spiazzo (4,4 km dalla biforcazione). Prestate attenzione: le stradine percorse sono asfaltate, ma strette e piuttosto dissestate.

Descrizione del sentiero:

Dallo spiazzo con parcheggio (circa 590 m.sl.m) si prende a piedi il sentiero che scende nel vallone (abbastanza evidente l'imbocco, si trova a sinistra di una roccia piatta, c'è anche una bandierina bianco-rossa). Si prosegue in discesa per alcuni metri, e presto si entra nel valloncello vero e proprio (la vegetazione, più che altro delle fratte, ci circonda), che fiancheggia il letto asciutto di un torrente. Presto il sentiero descrive una curva verso destra e, con comodo sentiero, ricomincia a salire portandosi sul fianco meridionale della Costa delle Tombelle. Dopo una serie di tornanti il sentiero raggiunge un crocifisso (bel panorama sul Monte Croce di Capreo in lontananza), scende nuovamente e si insinua in un bosco. Poco dopo si incontra un bivio, al quale bisogna tenersi sulla sinistra (ometto di pietra segnavia), dopo una decina di metri si incontra un altro bivio, al quale bisogna tenere nuovamente la sinistra (segno evidente su un masso). Il sentiero a questo punto si insinua nel fitto sottobosco tra rovi e bellissime querce (cercate di tenere sempre la sinistra). Dopo circa 45 min (760 metri) si raggiunge una zona punteggiata di grandi massi muschiati (segni più frequenti) e uno slargo con grandi cerri. A questo punto le cose si complicano un po, trovare l'imbocco del tracciato per guadagnare l'inizio della Costa delle Tombelle non è semplice, bisogna sicuramente andare verso sinistra, ma i numerosi rovi potrebbero ustruire il sentiero "ufficiale", inoltre i segni in questa zona portano a confusione. Conviene trovare un passaggio e cercando di tenersi alti, seguendo un azimut di 330° trovare l'inizio della Costa delle Tombelle, lunga dorsale che non pone alcun problema di orientamento in quanto esposta (basta tenersi su di essa e non scendere di quota, mantenere azimut di 330°). Il sentiero sulla Costa delle Tombelle "sparisce" e cosi anche i segni. La dorsale descrive dei brevi sali e scendi e ci regala splendidi panorami sopratutto verso est (sotto di noi, a tratti visibile il Campo di Montelanico). Dopo circa 1 ora (1190 metri) si raggiunge la fine della Costa e ci si inoltra in una faggeta. Nuovamente il sentiero pone problemi di orientamento: bisogna tenersi alti, e seguire un azimut di circa 266°. In questo tratto dovrebbero venire in vostro aiuto i numerosi ometti di pietra e anche alcuni segni. Il sentiero nella faggeta è molto ripido sconnesso (praticamente dovrete inventarlo, seguendo i segni). Raggiunta la sella tra il Monte Erdigheta e Monte Lupone a quota 1230 (1 ora) il sentiero devia bruscamente a destra (azimut 30°) e con tratto breve ma molto ripido si inerpica nella bellissima faggeta per raggiungere la cresta sassosa di Monte Lupone. Il percorso di cresta è abbsstanza evidente (nord), si supera la cimetta Eraldo De Paolis, e si raggiunge finalmente la vetta (1378 m, 15 min, croce metallica e stazzo nei pressi). Il Panorama è aperto sopratutto verso ovest. Bella la vista del Campo di Montelanico, Carpineto Romano, la Semprevisa e i Lepini orientali.
Il percorso di ritorno è lo stesso e richiede circa 2,30 ore. Prestate attenzione alla ripida discesa nella faggeta.

Foto:



Panorama sul Monte Croce di Capreo e sul Monte Ardicara nei pressi del crocefisso quasi all'inizio del sentiero. In primo piano, boscoso, il Monte Palombara (828 m)


Salendo sulla Costa delle Tombelle.


La splendida faggeta prima di arrivare sulla cresta di Monte Lupone.


La cresta..


Panorama sui Lepini Orientali (Monte Malaina e Gemma) dalla vetta.


Il Monte Croce di Capreo e Carpineto Romano visti dalla vetta. In basso il Campo di Montelanico.


Resti di uno stazzo in vetta.

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